Secondo l’OMS, un “luogo di lavoro sano è quello in cui lavoratori e dirigenti, sulla base dei bisogni evidenziati, collaborano attivamente nell’ambito di un processo di continuo miglioramento per tutelare e promuovere la salute, la sicurezza e il benessere di tutti i lavoratori nonché la sostenibilità dell’azienda”.
Ciò detto, soltanto il 9% dei lavoratori italiani dichiara di “stare bene” dal punto di vista fisico, sociale ed emotivo sul luogo di lavoro. Questo è quanto emerge dalla Ricerca 2022 dell'Osservatorio HR Innovation Practice del Politecnico di Milano (https://www.osservatori.net/it/ricerche/osservatori-attivi/hr-innovation-practice). In particolare, il fronte più critico è quello psicologico, per il quale l’impatto più forte è dato dalla cosiddetta “work intensification”, ossia la sensazione di essere sempre di fretta e in corsa contro il tempo. Non mancano, poi, gli episodi di ansia e/o stress per motivi legati al lavoro e, infatti, ben quattro persone su dieci dichiarano almeno un’assenza dal lavoro nell’ultimo anno per malessere emotivo. Queste preoccupazioni si riflettono anche sullo stato fisico, con difficoltà a riposare bene e frequenti episodi di insonnia (55%). Aspetto meno critico è invece la percezione di isolamento sociale rispetto ai colleghi, un elemento su cui negli ultimi 2 anni molte organizzazioni hanno attivato iniziative per non perdere il contatto con i lavoratori, spesso a distanza, e l’identità aziendale. In generale, i fattori che maggiormente causano stress sono i ritmi e il carico di lavoro, la difficoltà a conciliare le attività lavorative con le esigenze personali e le relazioni conflittuali con colleghi e responsabili.
Creare un ambiente di lavoro positivo che supporti il benessere dei dipendenti dovrebbe essere tra le priorità di ogni leader aziendale, anche perché il nesso tra benessere delle persone sul posto di lavoro e performance individuali e risultati aziendali è ampiamente documentato. Luoghi di lavoro “sani” portano a una maggiore motivazione e produttività, margini di profitto più elevati e a una maggiore fidelizzazione da parte dei dipendenti.
Cosa fare, dunque, per migliorare il benessere dei dipendenti sul posto di lavoro? Ecco alcuni semplici (ma molto efficaci) suggerimenti.
Offrire programmi strutturati di assistenza per i dipendenti (Employee Assistance Program, EAP) per fornire loro supporto in caso si trovino a dover affrontare problematiche di varia natura, inclusi ovviamente problemi sul posto di lavoro che possono essere la causa di ansia, stress o depressione.
Aiutare i dipendenti a sviluppare la propria carriera e raggiungere i propri obiettivi nel lungo termine. È un modo fondamentale per incoraggiare il benessere dei propri collaboratori e fare in modo che si sentano soddisfatti del proprio lavoro. Nella maggior parte dei casi, il motivo principale per cui i dipendenti non investono nella formazione e nello sviluppo è la mancanza di tempo. Ed è qui che devono intervenire i manager per consentire ai propri talenti di dedicare tempo sufficiente alla formazione e allo sviluppo.
Promuovere programmi di welfare e benefit aziendali per il benessere.L’attenzione alla salute, al benessere e in generale alla qualità della vita dei propri collaboratori è un fattore sempre più determinante. Per questa ragione oggi i programmi di welfare sono uno strumento davvero efficace a disposizione delle aziende per supportare l’equilibrio tra vita lavorativa e privata. Promuovere questi programmi significa contribuire a un generale miglioramento del benessere delle persone in azienda con conseguente aumento della motivazione e delle performance.
Incoraggiare pause reali. Ahimè è uno spettacolo fin troppo comune quello di persone sedute alle loro scrivanie durante la pausa pranzo, che mangiano con una mano e digitano sulla tastiera con l'altra. Le pause reali e regolari sono fondamentali per il benessere ed è, quindi, molto importante incoraggiare i dipendenti a consumare il pranzo lontano dalla scrivania e a fare diverse pause nel corso della giornata.
Creare un ambiente di lavoro confortevole. L’ambiente che ci circonda influisce notevolmente sul nostro benessere, ecco perché creare un ambiente di lavoro piacevole e confortevole influenzerà positivamente la salute fisica e mentale dei propri collaboratori. Scrivanie sit-stand, sedute ergonomiche e spazi benessere o dedicati alla socialità sono solo alcuni dei modi in cui è possibile migliorare l'ambiente di lavoro.
Riconoscere il lavoro delle persone. Riconoscere e premiare i dipendenti per il loro lavoro può aumentare la fiducia e far sentire le persone apprezzate per il contributo che stanno portando in azienda. Che si tratti di un semplice "grazie" o di un riconoscimento per il completamento di un progetto, tanti sono i modi per dimostrare apprezzamento per il lavoro dei propri collaboratori e dare loro una spinta motivazionale in più.
Incoraggiare i collaboratori a prendersi cura del proprio benessere. La creazione di una cultura che parli di salute e benessere e supporti i dipendenti nell'adozione di misure per migliorare se stessi incoraggerà il personale a dare priorità al proprio benessere. Ovviamente il work-life balance ne è una parte essenziale. Limitare gli straordinari, disattivare le notifiche nei fine settimana e la sera e incoraggiare periodi di vacanza nel corso dell’anno sono solo alcuni esempi di com’è possibile contribuire a mantenere un sano equilibrio all’interno dei team di lavoro. Ma il modo migliore è sempre il lead by example: se il manager conclude la propria giornata lavorativa alle 17:00, è più probabile che lo faranno anche i suoi collaboratori.