Il 2020 è stato un anno di grandi cambiamenti, con eventi che hanno stravolto ogni aspetto delle nostre vite. Tuttavia, le pandemie possono anche avere risvolti positivi, in quanto obbligano le aziende a riorientarsi e adeguarsi alle nuove situazioni, richiamando la loro attenzione su ciò che conta di più. Ora, all’inizio del 2021, vale la pena riflettere sui cambiamenti positivi scaturiti dal 2020, i cui effetti a livello mondiale si protrarranno per i prossimi mesi.
Da un’indagine condotta dalla Society for Human Resource Management su un campione di oltre 2.000 persone è emerso che, per 2 aziende su 3, una tra le conseguenze dirette della pandemia di COVID-19 è la difficoltà di mantenere i dipendenti motivati. Secondo la stessa ricerca della SHRM, il 71% dei datori di lavoro afferma che adattarsi allo smart working è stato difficile, mentre l’83% degli imprenditori dichiara che l'adeguamento delle business practice in risposta agli effetti della pandemia è ancora in corso. Sebbene gli scenari a lungo termine siano ancora incerti, nell’immediato futuro assisteremo a una trasformazione radicale del mondo del lavoro.
L’anno appena trascorso è stato dominato dall’incertezza e il settore delle risorse umane ha dovuto affrontare la sfida di gestire cambiamenti trasversali a tutta l’organizzazione, prendendo coscienza del fatto che il cambiamento è una costante. Se c’è una cosa che abbiamo imparato dal 2020 è che non si può prevedere il futuro, ma è sempre divertente provarci!
Ecco le previsioni degli esperti di Cornerstone sui trend che caratterizzeranno il 2021.
AI: il nuovo business partner per le HR
‘Abbiamo imparato ormai a conoscere la potenza dell’AI, soprattutto quando si tratta di creare esperienze personalizzate, come playlist musicali sui nostri smartphone o suggerimenti per lo shopping online. Secondo le nostre previsioni, il 2021 vedrà un deciso incremento degli investimenti nell’AI per l’ambiente lavorativo da parte dei team HR. L’AI possiede un enorme potenziale per la crescita professionale e le opportunità di carriera dei dipendenti, in quanto viene in aiuto nella selezione dei candidati migliori per una determinata posizione, permette di suggerire i contenuti di formazione più adatti e piani di sviluppo personalizzati. A causa della pandemia, ad esempio, molti lavoratori si sono accorti della necessità di dover rapidamente acquisire nuove competenze e abilità. Il settore dei servizi è stato quello maggiormente interessato da questo fenomeno, con i casi emblematici dei ristoranti che si sono dovuti convertire all’asporto, o della sanità, dove la necessità di tutelare pazienti e operatori ha imposto l'adozione di protocolli completamente nuovi. Mai come oggi, ai lavoratori è richiesta la capacità di adattamento e l’AI può aiutare le persone a riqualificarsi o acquisire nuove competenze, ma non solo. Tra le sfide poste dall’attuale contesto vi è tuttavia il fatto che molti leader e i relativi team non conoscono le numerose applicazioni pratiche dell’AI per l’attività lavorativa di tutti i giorni. Per questo, ci adoperiamo per aiutare le aziende e i leader HR a comprendere i vantaggi offerti dall’AI. Infatti, per promuovere l’innovazione dell’AI, recentemente abbiamo costituito il Cornerstone Innovation Lab for AI, un centro di eccellenza interno che riunisce i nostri migliori esperti di AI e machine learning. Il loro compito è innovare le modalità pratiche ed etiche per applicare la tecnologia dell’AI in ambito lavorativo. I vantaggi dell'AI sono davvero illimitati e quello che stiamo vedendo oggi è solo un assaggio degli effetti che questa avrà sulla nostra società’.
– Mark Goldin, Chief Technology Officer
Le persone avranno maggiore controllo sulle proprie competenze
Nel 2020 non c’è stato lavoratore, a qualunque livello o in qualunque organizzazione, che non si sia dovuto confrontare con qualche cambiamento. In alcuni casi, la crisi ha costretto le persone a intraprendere carriere completamente diverse, o semplicemente a rivedere il proprio percorso professionale, e questo ha generato pressioni: molti hanno infatti dovuto fare il punto della situazione sulle proprie competenze e individuare quelle eventualmente necessarie per diventare irrinunciabili per la propria azienda. Spingendoci addirittura oltre, riteniamo che il 2020 abbia acceso nei dipendenti una scintilla di autonomia e responsabilità individuale che li ha spinti a prendere in mano il destino della propria crescita lavorativa. Dai nostri dati si registra un aumento dei lavoratori che hanno frequentato corsi di formazione e specializzazione online per accrescere il proprio valore per l’azienda. Avere il pieno controllo sullo sviluppo delle proprie competenze significa anche partecipare a valutazioni per comprendere quali sono le professionalità offerte all’azienda e quali devono ancora essere coltivate. Con un quadro preciso delle competenze del proprio staff, le aziende possono sfruttare rapidamente i talenti dei propri dipendenti attraverso incarichi temporanei e mobilità interna nella fase di riconversione aziendale, secondo l’evoluzione delle dinamiche del mercato. Inoltre, possono attuare una pianificazione dei fabbisogni di personale basata sulle skill, per individuare e far crescere le figure con competenze contigue, affinché acquisiscano le abilità richieste per competere sul mercato in futuro. I lavoratori inizieranno anche a esplorare carriere alternative, esterne al tradizionale percorso verticale della loro funzione, in cui vengono sfruttate le loro attuali competenze, quelle che amano usare (i loro punti di forza) e quelle che vogliono acquisire. Lavoratori e aziende sono alla ricerca di nuovi modi per adattarsi in mercati altamente volatili e le competenze diventeranno il motore di questo cambiamento’.
– Heidi Spirgi, Chief Strategy and Marketing Officer
La trasformazione accelerata proseguirà in tutti i settori e in tutte le aree del mondo
‘Uno dei vantaggi che le aziende riconoscono a questa pandemia è stata l'accelerazione quasi immediata dell’innovazione e della trasformazione digitale. La domanda non è più ‘quanto’ ma ‘quanto velocemente’. È ormai chiaro che l’abilità di riconvertirsi rapidamente sarà il motore della trasformazione anche all’interno delle divisioni HR. Le aziende saranno sempre più propense ad adottare un nuovo approccio al lavoro, offrendo ai dipendenti esperienze nuove, avvicinandosi di più alla forza lavoro di oggi e continuando ad attuare modelli di business e organizzativi diversi o rinnovati da cima a fondo. Le risorse umane svolgeranno un ruolo fondamentale nell’aiutare le aziende a trasformarsi, supportando i dipendenti nel processo di riconoscimento e miglioramento delle competenze necessarie per conseguire risultati importanti in questo nuovo contesto, preparando il personale al cambiamento costante e motivandolo al massimo. Per le aziende questo è un vero e proprio test di resilienza e adattabilità’.
– Vincent Belliveau, Chief Executive EMEA
Le aziende diventeranno esperte nella gestione dei colloqui di crescita professionale da remoto
'La gestione delle performance è in evoluzione ormai da diversi anni e questo processo ha subito una forte accelerazione nel 2020 dal momento che molti manager con i rispettivi team hanno iniziato a lavorare prevalentemente in smart working. Gli incontri periodici per il feedback sono strumenti comprovati per promuovere la comunicazione e favorire la motivazione in un ambiente virtuale. Ancora una volta, le ricerche dimostrano che la motivazione dei lavoratori si riflette direttamente sulle loro prestazioni. Inoltre, sappiamo che per aumentare la motivazione dei dipendenti occorre offrire loro maggiori opportunità di crescita e di formazione. Dotarsi di tecnologie che stimolino la partecipazione attiva del personale non è più solo auspicabile ma assolutamente necessario. Mantenere uno staff motivato e stimolarne le performance nel contesto dello smart working significa offrire percorsi di formazione pratici e in tempo reale, attraverso una molteplicità di piattaforme con contenuti on-demand’.
– Jeremy Spake, Principal, Thought Leadership & Advisory Services
Nuove competenze HR diventeranno lo standard
‘Il 2020 ha portato con sé una miriade di nuove sfide, tra cui la capacità di adattarsi a nuove modalità di lavoro e sopportare la frustrazione causata da cambiamenti rapidi e dirompenti. Ai professionisti dell’HR spetta il compito di traghettare dipendenti e leader in questa fase complessa. La funzione HR tradizionale ora deve sfruttare nuove abilità per favorire programmi di smart working efficaci, soddisfare le esigenze dei dipendenti colpiti da catastrofi naturali ed essere in grado di individuare, far emergere e attenuare i pregiudizi radicati nelle persone e nei processi. In risposta a queste esigenze di carattere più personale, si assiste già alla richiesta di nuove competenze e alla nascita di nuovi ruoli. Fornire assistenza dedicata ai dipendenti remoti o a chi è stato colpito da catastrofi naturali, oppure offrire consulenza per attenuare i pregiudizi inconsci e la frustrazione al cambiamento: sono tanti i compiti delle funzioni HR che richiedono nuove competenze. Nel 2021 l’importanza della “learning mindset”, ovvero una mentalità aperta all’apprendimento continuo, diventerà sempre più evidente e dalle funzioni HR e dirigenziali non dipenderanno solo le prestazioni del proprio staff, ma anche l’assetto complessivo che porterà tutta l'azienda al successo anche in situazioni critiche’.
– Kimberly Cassady, Chief Talent Officer
Con la generazione Z i contenuti della formazione professionale saranno in stile TikTok
Nel corso del 2021 assisteremo a un nuovo fenomeno nell’ambito delle proposte di formazione: sempre più aziende abbandoneranno i corsi prolungati e non pertinenti per passare a contenuti che rispecchiano la sofisticata capacità di filtro perfezionata dalle generazioni più giovani. In risposta a questo cambiamento, Cornerstone Studios ha sviluppato una varietà di formati di apprendimento innovativi come il percorso di nanolearning DNA, che propone contenuti formativi di qualità, sottoforma di brevi video di impatto e coinvolgenti, fruibili anche nelle giornate più frenetiche.’
– Summer Salomonsen, Head of Cornerstone Studios
Tolleranza zero per la mancanza di trasparenza
‘La pandemia di COVID-19 ha rivoluzionato il nostro modo di lavorare e interagire con gli altri. Il concetto di ufficio tradizionale è ormai superato e, secondo un recente studio di Gallup, oltre il 60% dei manager ha dichiarato di essere disponibile a sostenere i propri dipendenti nella scelta di lavorare da casa anche nell'era post-COVID-19. Nel corso della pandemia, è emerso chiaramente quello che funzionava e quello che non funzionava. Abbiamo visto molte imprese e istituzioni prepararsi adeguatamente e assistito anche a clamorosi insuccessi. Chiarezza delle informazioni e trasparenza sulle aspettative sono state decisive per tranquillizzare e infondere sicurezza nelle persone sul cammino da intraprendere nei momenti di incertezza. Il 2020 ha rivelato il potenziale di tantissimi nuovi mezzi e tecnologie di comunicazione e nel 2021 verrà il momento per molte organizzazioni di adottare pienamente questi strumenti. In veste di rappresentanti delle nostre aziende, i leader HR devono essere in grado di raggiungere le persone nei luoghi in cui si trovano. Per molti di noi questo significa adeguare i metodi di comunicazione tradizionali per soddisfare le esigenze attuali e future dei lavoratori. È prevedibile, inoltre, che le aziende si doteranno di ulteriori canali per fornire i feedback ai dipendenti. In questo momento, infatti, i lavoratori sono ansiosi di condividere le proprie preoccupazioni, per questo è importante che le aziende dispongano di canali sicuri attraverso i quali essi possano contribuire in maniera trasparente al benessere dell'azienda. Crisi o no, la trasparenza è fondamentale’.
– Jeff Miller, Chief Learning Officer and VP of Organisational Effectiveness
Alleneremo l’empatia in un mondo virtuale
'In un contesto lavorativo come quello attuale, dove le persone sono travolte da cambiamenti di ogni genere che rivoluzionano le loro abitudini e li sottopongono a enormi livelli di stress, l’empatia gioca un ruolo cruciale. I ricercatori di Stanford hanno scoperto che esporre le persone a determinate situazioni in un mondo in realtà virtuale può favorire la loro capacità di entrare in profonda connessione con gli altri attraverso esercizi di immedesimazione. L’utilizzo della realtà virtuale nella nostra strategia L&D può rendere più divertente l'esperienza di apprendimento dei dipendenti e aiutarli a prepararsi ad affrontare i cambiamenti che il futuro ha in serbo per loro. Una domanda che tutte le organizzazioni devono porsi è come adottare le tecnologie nuove ed emergenti per promuovere la collaborazione interfunzionale. Questo è il motivo per cui Cornerstone continua a scommettere sulla realtà virtuale investendo in Talespin, azienda che sfrutta la realtà virtuale per valorizzare i talenti e in cui la tecnologia XR viene impiegata per sviluppare le competenze lavorative indispensabili per il futuro’.
– Elvis Ha, Senior Director, Product Management
La trasformazione delle aziende inizia dalle persone
Detto ciò, siamo ormai giunti alle soglie del nuovo anno. Ferme restando le difficoltà e le sfide che il 2020 ha portato con sé, l’anno appena trascorso ha avuto comunque il merito di indurre molti di noi a riflettere sull’impatto che le nostre azioni avranno sul futuro della società. Il 2020 ha accelerato processi di cambiamento inevitabili e obbligato le aziende, ma soprattutto i singoli individui, ad adeguarsi a questi cambiamenti in tempi rapidissimi.
Se non altro, il 2020 ci ha dimostrato tre cose: le persone sono resilienti, le aziende possono ristrutturarsi per affrontare i cambiamenti improvvisi e persone e aziende insieme possono raggiungere risultati straordinari. Nella visione di Cornerstone, le aziende che vedranno nel cambiamento e nelle trasformazioni un’opportunità riusciranno a far crescere professionalmente i propri dipendenti e portarli al successo.
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